Capricci

I CAPRICCI E I TERRIBILI DUE ANNI: 10 TECNICHE DI SOPRAVVIVENZA

di Mariapaola Ramaglia

Chi ha a che fare con bambini piccoli lo sa: intorno ai "terribili due anni", tutto inizia a diventare motivo di capricci! Pianti, urla, lanci di oggetti, bambini che si rotolano per terra e, persino, trattengono il fiato o picchiano la testa contro il muro...e genitori ed educatori non sempre riescono a mantenere la calma e affrontare queste crisi distruttive in modo costruttivo.

... ma cos’è un capriccio?

Secondo il dizionario, è un “fatto o fenomeno strano, inatteso e incomprensibile”. Eppure, non sempre è privo di senso... C’è chi sostiene che, in realtà, non esista, ma sia solo una risposta a paure, ansie o gelosie.

Cosa causa un capriccio?

Eccessive sollecitazioni, stanchezza, disagi, un inconscio bisogno di attenzioni o l’incapacità di riconoscere e gestire le emozioni. Osservare e ascoltare un bambino attentamente ci aiuta a conoscerlo e riconoscere le cause dei suoi capricci.

Come reagire?

Paolo Roccato (psicoterapeuta e psicoanalista) sostiene: “Non esiste nessun bambino che faccia un capriccio quando si trova da solo. Perché si strutturi un capriccio, è necessaria la compresenza del bambino e di un adulto. I capricci, infatti, sono fenomeni relazionali. Nascono all’interno della relazione, si svolgono all’interno della relazione e mirano (sia pure malamente) a modificare qualche cosa di importante nella relazione”. La reazione dell’adulto, perciò, può fare la differenza. Effettivamente, provate a pensarci: uno stesso capriccio non ha più possibilità di degenerare se voi siete stanchi o stressati?

Talvolta, conviene ignorare il bambino, altre volte, lavorare sull’antefatto. Le soluzioni sono varie, ma ecco 10 tecniche di sopravvivenza:

1) se state per perdere il controllo, assicuratevi che il bimbo sia in situazione di sicurezza, allontanatevi dalla stanza e fate profondi respiri. Soffiate via la rabbia e riacquisterete calma e fermezza necessarie ad affrontare la situazione.

2) Durante la crisi, non serve cercare di far ragionare il bambino, cedere alle sue provocazioni o urlare più di lui... Meglio ignorarlo, abbracciarlo (tecnica dell’holding), accovacciarsi e guardarlo negli occhi parlandogli con voce bassa e ferma o invitarlo a prendersi una pausa per calmarsi (tecnica del time-out).

3) Ricordate: i capricci non sono dispetti e un bambino che dice cose cattive non è cattivo... Non pensa davvero che siete “Bruttte!” (o “Bruttti!”). Lo dice con tre “t” solo per scaricare la tensione e mettervi alla prova. Perciò, non minacciatelo di non volergli più bene e sottolineate che, eventualmente, state condannando un suo comportamento, ma non lui come persona (le parole hanno grande peso, come ho già sottolineato in questo post...).

4) Molti capricci nascono perché si vive di corsa, mentre i bambini si godono il “qui ed ora”... ma se avessero ragione loro? Certo, le routine sono intense, ma, a volte, organizzarsi permette di vivere con più calma e meno stress.

Qualche esempio: la mattina è una mission impossibile arrivare puntuali a scuola e lavoro? Già dalla sera prima –collaborando tutti- apparecchiate la tavola per la colazione e preparate vestiti, borse e cartelle, così risparmierete minuti preziosi! Sapete che ad un bambino innervosisce interrompere improvvisamente un gioco? Avvisatelo dieci minuti prima di quando dovrebbe smettere, dandogli il tempo per scegliere un’ultima cosa da fare o posizionate un timer.

5) Stabilite pochi no, ma che non siano contrattabili. Se andate al supermercato dicendo che acquisterete solo ciò che c’è sulla lista, non concedete biscotti e patatine solo perché grida e gli altri clienti vi guardano, altrimenti il bambino –furbo- capirà che gli conviene fare i capricci in pubblico... Regole e coerenza danno sicurezza a voi e a loro.

6) I capricci, spesso, spaventano i bambini, che si sentono assalire da un mix di emozioni ed esplodono in reazioni incontrollate... Aiutateli a verbalizzare ciò che provano, a riconoscere e a gestire emozioni nuove, facendoli sentire accolti (“So che ora sei arrabbiato/ triste perché...”). Non sminuite l’accaduto: in quel momento, per loro è davvero una tragedia non riuscire a far sedere una bambola enorme in una macchinina. Si educa con l’esempio: se perde la vostra squadra del cuore e lanciate in aria il telecomando del televisore, poi non meravigliatevi se vostro figlio lancerà in aria i pezzi di una costruzione che non sta su come vorrebbe. Esistono giochi e libri, che aiutano i bambini a familiarizzare con le emozioni. Perché non leggerne uno insieme?

7) Se possibile, evitate o prevenite situazioni “a rischio”. Andate a cena fuori? L’attesa innervosisce e annoia i grandi, figuriamoci i piccoli... Si può prenotare il tavolo, però, portarsi colori e fogli o inventare un gioco e l’attesa peserà meno e consigli simili valgono se si prospetta un lungo viaggio.

8) Provate a spiazzarli: loro gridano disperati? Metteteli davanti ad uno specchio!

9) Soprattutto se sono piccoli, talvolta, può essere utile distrarli, attirando la loro attenzione su qualcosa fuori dalla finestra o portandoli in un’altra stanza.

10) E se perdete il controllo? Non esitate a chiedere scusa, perché è importante insegnare ad ammettere i propri errori.

Quando mia figlia aveva circa due anni, un giorno mi fece perdere la pazienza e le dissi: “Sei proprio una monella!”. Lei rispose (aveva già a quel tempo sempre la risposta pronta!): “Nooo mamma! Sono solo una bimba piccola” e aveva ragione… In fondo, a volte, pretendiamo troppo dai bambini...

E voi come affrontate i capricci? Quali sono le situazioni più critiche in cui vi siete trovati?

 

Lettura consigliata per gli adulti:

“I Bambini non Fanno Mai i Capricci”, Hames Penney, Red Edizioni, 2007

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__bambini_non_fanno_capricci.php?pn=5884

Letture consigliate con i bambini:

“Topo Tip – Che capricci!”, Mazzola Valentina, Giunti Kids, 2015

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__topo-tip-che-capricci.php?pn=5884

“Mamma, Perché... Non Devo Fare i Capricci?”, Dami Andrea e Casalis Anna, Dami Edizioni, 2015

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__mamma-perche-non-devo-fare-i-capricci.php?pn=5884